Legge di Bilancio 2024: ecco cosa cambia per gli immobili


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La recente Legge di Bilancio del 2024 ha introdotto alcune interessanti novità relative al settore immobiliare e ai bonus per l’acquisto di una casa. Vediamo insieme le principali modifiche apportate.

La ritenuta sui bonifici sui bonus edilizi

La Legge di Bilancio ha introdotto un aumento della ritenuta d’acconto sui bonifici dal 8% all’11%. La variazione dovrebbe avere un impatto non marginale sulle imprese edili, poiché influirà sulla loro liquidità e sull’ammontare complessivo degli introiti.

Le plusvalenze sulle cessioni di immobili con Superbonus 110%

La cessione di immobili diversi dall’abitazione principale e non acquisiti tramite successione, sui quali sono stati effettuati lavori agevolati con il Superbonus 110%, sarà soggetta a un’imposta sulle plusvalenze del 26%. Per calcolare tale base imponibile si deve sottrarre al prezzo di vendita i costi sostenuti per l’acquisto o la costruzione del bene, così come qualsiasi altro onere associato ad esso.

Rileviamo come la plusvalenza non si applichi solo agli immobili ricevuti come succeduti, ma anche alle unità abitative che sono state la residenza principale del venditore o dei suoi familiari per la maggior parte dei 10 anni precedenti. Tuttavia, se trascorrono meno di 10 anni tra l’acquisto o la costruzione dell’immobile e la sua vendita, il periodo deve essere adeguato al fine di verificare tale requisito.

Il Fondo di garanzia per la prima casa

Il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa è stato esteso fino al 31 dicembre 2024, offrendo una garanzia di massima dell’80% sulla parte capitale dei mutui. Le famiglie numerose con reddito medio-basso possono beneficiare del fondo, a patto che il loro ISEE non superi una determinata soglia dipendente dal numero di figli di età inferiore ai 21 anni. In alcuni casi, la copertura può giungere al 90%.

L’esenzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali non è invece stata confermata per i giovani under 36 con un reddito ISEE inferiore a 40.000 euro.

La cedolare secca sulle locazioni brevi

L’aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi aumenta 21% al 26%. Tuttavia, questa aumento non si applica alla prima abitazione locata brevemente, che potrà usufruire ancora dell’aliquota inferiore del 21%. È importante notare che la cedolare secca non è un’opzione per coloro che possiedono più di quattro proprietà locabili: in questo caso, viene considerata un’attività d’impresa e non è dunque possibile applicare l’aliquota agevolata.

L’IVIE

A partire dal 2024, l’imposta sugli immobili detenuti all’estero (IVIE) aumenta: ricordiamo che l’imposta si applica alle persone fisiche che hanno residenza in Italia ma possiedono immobili all’estero e che l’aliquota aumenta dallo 0,76% all’1,06%.

 

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